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MONTALTO UFFUGO



Da un testo originale di fine ottocento:

Mandamento di Montalto Uffugo (Comprende 4 Comuni, popolazione 13.777 ab.): Territorio a nod-ovest da Cosenza, vasto e fertilissimo in biade, olio, vino, gelsi, legumi, frutta di ogni sorta, principalmente fichi e castagne. Cave di pietra molare e di marmo bianco. Il territorio e' bagnato verso sud dai fiumicelli Mavigliano e Settimo, a est dal Crati e a nord dal Lannea.
Montalto Uffugo (6395 ab.): Sorge a 447 metri d'altezza sul livello del mare a 22 chilometri da Cosenza, sopra un colle, al piede orientale della catena litorale e che scende per declivii varianti nella valle del fiume Crati. Il paese ha bell'aspetto e stupende vedute, segnatamente dall'alto dell'antico castello dei duchi d'Aragona e Toledo, dal quale sopravanzano i ruderi abbandonati. Notevole la chiesa collegiata della Madonna della Serra, cosiddetta dal luogo ove sorge, con gradinata maestosa e facciata tutta in pietra di minutissimo intaglio a rilievo, al che mal corrisponde l'intero di non bella fattura. La chiesa fu riedificata dopo il terremoto del 1854, a spese del popolo che vi venera una statua bizantina della Vergine. Merita anche menzione l'ex monastero di S. Francesco, fatto costruire da Alfonso di Aragona, in cui reco' egli stesso il ritratto originale del Santo. Dei cinque monasteri per uomini e donne il principale, quello di S. Domenico, fu trasformato in palazzo municipale con gli uffizi governativi. In Montalto conservasi i nomi di antiche e illustri famiglie: dei Nardi, venuti da Firenze; della Famiglia della Cananea, la quale ha una leggenda che si collega a quella della suddetta statua bizantina; di un Zavarroni, degli Alimena, Bernaudo, Marimonte, Bartoli, Sacchini, Molli, Rossi. Rammenta l'istoria che Montalto prese parte con Cosenza a tutti i rivolgimenti dei tempi piu' remoti. Ebbe il suo tribunale dell'Inquisizione e fu sede vescovile. Il territorio produce granaglie, vino, olio, frutta, foglia di gelso, ecc. L'industria e' rappresentata da filande di seta a vapore, fabbriche, manifatture.
Cenni storici: Vuolsi un avanzo dell'antico Uffugum, citta' dei Bruzii, distrutto dai Saraceni, i cui abitanti, ricoveratisi sulle alture, diedero al nuovo paese il nome della sua alta situazione. Va rinomato nell'istoria del secolo scorso per la sua celebre accademia degli Inculti, che annovero' fra i suoi membri uomini insigni. Uomini illustri: Diede i natali a Carlo e Francesco Nardi, il primo poeta leggiadro, dotto giureconsulto il secondo; ad Antonio e Angelo Zavarroni, vescovo il primo di Tricarico in Basilicata, versato nelle materie ecclesiastiche, letterato il secondo ed autore della Biblioteca Calabra degli uomini piu' illustri della Calabria. Vi nacquero inoltre il valente canonista Gaetano di Alessandro o d'Alessandro e Panfilo Molli, Raffaele Romano ed Isidoro Pace, rinomati in giurisprudenza, belle lettere e medicina.





Santuario della Madonna della Serra conosciuto in tutto il mondo perche' la sua facciata barocca fa parte della scenografia dei "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo, che nel comporre l'opera si ispiro' ad un fatto di sangue avvenuto a Montalto.





Statua della Madonna della Serra





Chiesa di S. Francesco di Paola e ingresso del Ricreatorio Don Bosco.






Panorama di Montalto (anni '60)